PESCA TOTANO
TOTANO
E’ un cefalopode presente in tutti i mari del mondo e le sue dimensioni variano a seconda del luogo di pesca, sono stati catturati vere e proprie piovre superiori ai quindici metri.
In Italia è molto diffuso anche se le sue dimensioni raramente superano i due metri di lunghezza.
La pesca al totano si effettua da metà maggio a fine settembre quando l’acqua del mare comincia a scaldarsi non è raro però pescarlo durante tutto l’anno;
a bolentino di profondità spesso accade che attacca i pesci all’amo in risalita e rimane a sua volta preso, in questo caso le dimensioni sono ragguardevoli molte volte superiori ai 10 kg.
Normalmente la pesca si effettua con la barca sottocosta a scarroccio tra i 30 e i 100 metri di profondità.
La sua esca preferita è la sardina, ma ogni regione ha le sue varianti e lo si può insidiare anche con il lardo.
Come attrezzatura si usa una totanara: in commercio ne esistono di tutte le dimensioni e formati, non è altro che un cestello di ami senza ardiglioni con una bacchetta al centro dove si fissa l’esca.
L’esca viene fissata a una totanara con del filo elastico, normalmente si aggiunge una piccola luce lampeggiante o una star light.
Attenzione l’uso di luci o fari in acqua, come richiamo, non è consentito dalla legge se non ai professionisti
La tecnica di pesca è semplice: è sufficiente far scendere fino al fondo la totanara e risalire lentamente o con una canna o a mano; quando il totano aggredisce la nostra esca cercando di tirarsela via si deve raccogliere piano piano e quando arriva in superficie … attenti allo spruzzo d’acqua!!!